Alimentazione sportiva: consigli utili per beginners

Alimentazione sportiva: consigli utili per beginners

Alimentazione sportiva: consigli utili per beginners

 

alimentazione sportiva

Se sei nuovo e ti stai addentrando ora nel mondo del Fitness o del Pilates, se hai già cominciato con gli allenamenti e hai bisogno di integrare una dieta sana e bilanciata al tuo allenamento o semplicemente hai bisogno di consigli in ambito di nutrizione sportiva sei nel posto giusto. Continua a leggere l’articolo scritto da noi con il contributo di Cucina e Cultura, servizio di catering nella città di Roma.

Le regole fondamentali degli sportivi

 

Ogni sportivo che si rispetti segue delle semplici regole che si sposano perfettamente con lo stile di vita che intraprende quotidianamente. Vediamo insieme quali sono:

1- fare 5 pasti al giorno suddivisi in: colazione, spuntino, pranzo, spuntino, cena. E integra ogni allenamento mangiando alla fine dello stesso un frutto (preferibilmente banane) o una barretta (preferibilmente proteica). È molto importante non mangiare prima l’allenamento ma DOPO in modo da non sentirsi troppo affaticati durante a causa del cibo appena introdotto e che quindi non è ancora giunto allo stomaco.

2- integrare la propria alimentazione utilizzando integratori alimentari: solitamente si pensa di non aver necessità di assumere integratori considerando che si assumono abbastanza nutrienti con la dieta stessa. Il ragionamento potrebbe essere corretto ma uno sportivo deve poter assicurare quotidianamente al proprio corpo quei nutrienti che vengono utilizzati durante gli allenamenti. Il consiglio è quello di assumenere della vitamina C alla mattina e delle proteine whey come spuntino alla mattina o al pomeriggio. L’assunzione di un multivitaminico alla mattina aiuta sicuramente con la carica energetica per iniziare al meglio la giornata.

3- uno sportivo mangia ogni due ore o comunque non esce di casa senza aver mangiato, mai. Per mantenere il metabolismo attivo è necessario fare degli spuntini ed poter assicurare al proprio corpo un’alimentazione costante suddivisa durante la giornata. Prima di uscire di casa è quindi sempre consigliato mangiare un frutto o della frutta secca.

4- i pre-workout funzionano, ma..

I pre-workout funzionano, aiutano sicuramente ma: non danno forza, ciò significa che assumendo un pre-workout non è possibile alzare più peso di quello che solitamente si alza, è invece possibile fare più ripetizioni o sentirsi meno stanchi.

Assumere ogni giorno un pre-workout a lungo andare ne diminuisce l’effetto: scommetto che i primi caffè ti causavano tachicardia e ti svegliavano sicuramente più di quelli che assumi ora, se sei un consumatore abituale di caffè. Gli integratori pre allenamento funzionano allo stesso modo, il corpo si abitua allo stesso se viene assunto con regolarità. 5- stare perennemente a dieta non fa bene né al fisico, né alla mente. Sgarrare è obbligatorio, ovviamente non se si è in definizione per una competizione ma a questo punto non stareste sicuramente leggendo una guida per beginners. Gli sgarri sono normali e non è necessario sentirsi in colpa se si sgarra più di quanto concesso, basta riprendere con la normale alimentazione che si aveva prima dello sgarro. È comunque molto importante sgarrare e sgarrare forte: in questo modo manteniamo attivo il metabolismo e facciamo felici le nostre papille gustative. Solitamente è concesso uno sgarro a settimana, il che significa un solo pasto alla settimana, non un giorno intero quindi.

La suddivisione dei nutrienti durante la giornata

 

I nutrienti dovrebbero essere così idealmente suddivisi:

Colazione: carboidrati (quanti gr a pranzo) e proteine (quanto gr di carboidrati) con della frutta.

È possibile fare colazione con un toast, ma solo la mattina.

Consigliata l’integrazione con un multivitaminico e della vitamina C

Spuntino: proteine (metà gr rispetto al pranzo) e frutta secca

Pranzo: carboidrati semplici (riso basmati o pasta integrale), proteine (carni rosse 3 volte alla settimana) e verdura (a piacere, di stagione e condita con un cucchiaino d’olio evo)

Possibile sostituzione con un mix di 3 legumi (gr doppi rispetto ai carboidrati del pranzo)

Spuntino: frutta o proteine in polvere

Post work-out: mela, banana o barretta proteica

Cena: proteine (gr doppi rispetto al pranzo) e verdure a piacere. No carboidrati

Queste ovviamente sono le linee basi di una dieta di dimagrimento di uno sportivo, consultare un dietologo o nutrizionista per avere una dieta su misura.

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Come faccio a sapere se il mio allenamento darà risultati?

Come faccio a sapere se il mio allenamento darà risultati?

Come faccio a sapere se il mio allenamento darà risultati?

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Come faccio a sapere se mi sto allenando bene?

 

Sembra una domanda stupida, ma invece non lo è affatto. Che si tratti di allenamenti di Fitness, Pilates o semplicemente la corsa, succede che andando avanti con il tuo programma di allenamento, ad un certo punto ti sorga spontanea una domanda: come faccio a sapere se i miei esercizi/allenamenti funzionano? Non ho idea di quali siano i parametri che possano stabilire se il mio allenamento darà risultati oppure no. Non so se dovrei cercare dei cambiamenti visibili sul corpo o dei cambiamenti di umore oppure un aumento di energia.”

Quindi, vorrei davvero sapere cosa dovrei cercare per sapere se il mio percorso di allenamento è giusto per me e mi farà raggiungere i risultati che vorrei vedere sul mio corpo?

Se ti trovi in questa situazione, non preoccuparti, esistono diversi indizi per comprendere quando un allenamento non sta funzionando e se stai rischiando di andare in sovrallenamento o magari invece se ti stai semplicemente allenando troppo poco.

Ovviamente partiamo dal presupposto che il programma di allenamento che stai seguendo sia coerente e correttamente strutturato in base ai risultati che vuoi raggiungere.

Ti elenco ora 5 segnali che devi tenere in considerazione per capire se il tuo allenamento funziona e ti darà i risultati che cerchi.

 

allenamento

 

5 segnali per capire se il tuo allenamento è veramente efficace

 

Partiamo dicendo che il segno più evidente per capire se l’allenamento sta funzionando è vedere il nostro corpo cambiare. 

Ma per poter vedere questo ci vuole del tempo, quindi come facciamo a rimanere motivati ​​nel frattempo e come sappiamo che quello che stiamo facendo sta effettivamente funzionando e non stiamo sprecando il nostro tempo e le nostre energie? 

Ecco 5 segnali sicuri che i tuoi allenamenti stanno funzionando:

1. Il tuo allenamento ti piace.

Prima indicazione, e non è scontato! E sì, questo è un segno che il tuo allenamento sta “funzionando!” Come mai? Andare ad allenarsi con entusiasmo e volentieri è la prima indicazione che sei sulla strada giusta, perché il raggiungimento di tutti gli obiettivi inizia con l’attesa del tuo allenamento. Ed è davvero difficile per tante persone trovarlo!

2. Ti senti meglio.

Abbiamo parlato dei cambiamenti di umore ed è proprio così. Allenarsi ti aiuta a sentirti più felice, più calmo e meno stressato, questo perché chi fa sport regolarmente sviluppa livelli più elevati di endorfine (ormoni del benessere) di coloro che non lo praticano. Fino al 500% in più! Questo ti porterà di conseguenza ad avere una migliore capacità di gestione dello stress, con la sensazione di avere più energia nel resto della giornata.

3. Ti senti più forte.

Ad un certo punto, durante un’allenamento penserai; forse posso riuscire a fare qualche ripetizione in più, oppure potrei aumentare il carico in questo esercizio o ancora cercare di camminare o correre più a lungo del solito. In questo modo ti renderai conto che quello che ti risultava difficile qualche settimana o mese prima, ora sembra più facile. Questo è un segno che gli allenamenti stanno funzionando, ed è un modo per mantenere alta la motivazione. Cogli sempre l’occasione di sfruttare quelle opportunità che ti consentono di sfidare te stessa. Non importa quanto piccoli, sono segni di crescita!

4. Hai più fame.

Dopo un intenso allenamento è assolutamente normale avere più appetito del solito. Questo perché il corpo ha bisogno non solo di ripristinare le energie spese durante l’esercizio fisico, ma anche di attivare il processo della supercompensazione attraverso l’attivazione della sintesi proteica, che diventa estremamente ricettiva dopo un’intenso allenamento.

5. Dormi meglio.

Per ultimo, ma non meno importante è la qualità del sonno. Dormire circa 8 ore a notte in orari coerenti è fondamentale per chi fa sport. Il riposo notturno consente di ricaricare le batterie per il giorno dopo, e se la tua qualità del sonno migliora e la mattina ti svegli riposata ed energica, vuol dire che sei sulla strada giusta.

Un ultimo consiglio riguarda l’allenamento serale. Gli orari migliori per allenarsi sono generalmente al mattino o al pomeriggio, ma se per questioni lavorative trovi il tempo solo alla sera, il mio consiglio è che puoi allenarti fino a 2-3 ore prima di andare a dormire, non oltre perché l’aumento del metabolismo che l’allenamento induce potrebbe ostacolare il tuo sonno.

A questo punto ti auguro buon allenamento.

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Lo stress fa dimagrire, o fa ingrassare?

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Lo stress fa dimagrire? o fa ingrassare?

 

lo stress fa dimagrire

Stress e ansia sintomi fisici

 

E’ vero che lo stress fa dimagrire? O fa ingrassare? Che rapporto ha lo stress con il nostro corpo e la nostra salute?

Succede che alcune persone quando attraversano un periodo di forte stress dimagriscono, mentre altre ingrassano. Come è possibile questa differenza?

Facciamo una distinzione. Di quale stress stiamo parlando?

In sintesi possiamo avere 2 tipi di stress:

  1. Stress acuto
  2. Stress cronico

 

Stress acuto


Lo stress acuto
 è quello che si manifesta una sola volta, è rapido e agisce in risposta al meccanismo di attacco o fuga ad un’evento particolare (situazione di pericolo, morte di una persona cara, divorzi, malattia etc). Generalmente proviamo stress acuto più volte durante il giorno, senza che questo ci arrechi particolare danno.

La minaccia può essere reale o immaginaria; la risposta allo stress è determinata dalla nostra percezione della stessa. Durante la risposta ad uno stress acuto, viene attivato il sistema nervoso autonomo; aumentano i livelli di cortisolo, adrenalina e altri ormoni che inducono un aumento della frequenza cardiaca, della frequenza respiratoria e una pressione sanguigna più alta, la digestione rallenta, viene esercitata una costrizione dei vasi sanguigni. Il corpo si prepara per la modalità di attacco o fuga. Al termine dell’evento stressante si attiva una risposta di rilassamento che ripristina le normali funzioni dell’organismo.

 

stress e ansia

 

Stress cronico

Nello stress cronico invece, la condizione è prolungata nel tempo e ci si sente costantemente sotto pressione e in stato di allerta, questa condizione può se prolungata portare anche gravi conseguenze.

In questo caso l’organismo non funziona più come dovrebbe, e resta in una fase di costante allarme con il rischio di avere delle conseguenze importanti sul nostro benessere, tra cui anche una riduzione delle difese immunitarie.

Ecco un elenco dei fattori principali che ci inducono ad uno stato di stress cronico:

  • Stress coniugale.
  • Basso stato sociale ed economico.
  • Esperienze infantili avverse.
  • Isolamento sociale, solitudine e mancanza di sostegno.
  • Stress lavorativo.
  • Collera ed ostilità.

Tutti questi fattori possono produrre dei sintomi anche importanti, quali:

  • Mal di testa frequenti.
  • Tensione al collo e alle spalle.
  • Stanchezza cronica.
  • Sudorazione delle mani.
  • Agitazione e irrequietezza.
  • Insonnia.
  • Dolori alla schiena.
  • Tachicardia.
  • Vertigini.
  • Problemi sessuali.
  • abuso di alcol e nicotina.
  • alimentazione sregolata.
  • Frequente mal di stomaco/problemi digestivi.
  • Inappetenza.
  • stipsi.

Come possiamo notare, inappetenza e alimentazione sregolata rientrano tra i sintomi più diffusi di stress e ansia. Ma vediamo ora nel dettaglio che effetti ha la nostra dieta con lo stress.

Perché lo stress fa dimagrire?

Ora che abbiamo visto cosa è lo stress e quali problemi comporta, ci accorgiamo che esiste una profonda relazione tra cibo ed emozioni. Molte persone quando vivono una situazione di forte stress tendono ad ingrassare, mentre altre a dimagrire. Capita in alcuni casi che si mangi maggiormente perché si è tristi, o annoiati o ansiosi, quella che definiamo fame nervosa può diventare, se non controllata, un problema a lungo termine.

Un periodo di stress può infatti determinare un aumento o un calo di peso a seconda della predisposizione della persona.

La causa principale del dimagrimento sembrerebbe essere attribuita alla mancanza di appetito, la classica sensazione di stomaco chiuso. Infatti lo stomaco può essere considerato alla stregua di un secondo cervello, essendo fortemente influenzato dalle emozioni, da stress e ansia.

In più in uno stato di stress prolungato, permangono elevati livelli di cortisolo. Il ruolo del cortisolo (ormone dello stress) è quello di essere un ormone catabolico. Significa che tendenzialmente ostacola la crescita e demolisce la massa muscolare. In pratica è l’antagonista del testosterone. Il cortisolo inoltre promuove la liberazione delle nostre scorte di zuccheri dal flusso sanguigno, e in una situazione di stress continuo, accompagnata da una diminuzione dell’apporto alimentare, questo meccanismo può determinare una perdita di peso.

Il cortisolo però non è l’unico ormone prodotto durante una condizione di stress, ma viene rilasciata anche la noradrenalinaun ormone implicato direttamente nel metabolismo corporeo, sintetizzato dal surrene, che stimola l’organismo a bruciare più grassi.

 

lo stress fa ingrassare

 

Perché lo stress fa ingrassare?

In questo caso succede l’opposto, cioè chi è sottoposto ad un forte stress, per predisposizione personale tende a mangiare maggiormente per compensazione, in tal caso il cortisolo ci spinge a consumare alimenti ad alto contenuto calorico, in particolare cibi ricchi di zuccheri e grassi, questo perché il cervello pensa di avere maggior bisogno di energia per far fronte a una situazione di pericolo, inoltre l’innalzamento del livello di cortisolo porta ad un aumento del rilascio di insulina da parte del pancreas, di conseguenza l’iperinsulinemia porta a un maggior deposito di grasso.

In più diversi studi scientifici hanno definito fondamentale anche il ruolo del neuropeptide Y, un ormone che controlla l’appetito nel cervello. In situazioni ricche di stress questo ormone viene rilasciato verso i nervi periferici dei tessuti adiposi con la conseguenza di assimilazione maggiore di qualsiasi alimento.

Conclusioni. Come lo stress influenza il metabolismo.

Concludiamo definendo quindi il cortisolo come il principale responsabile delle nostre altalene metaboliche. Difatti sembrerebbe che l’aumento o la diminuzione del nostro peso corporeo sia determinato dai diversi meccanismi che si innescano attraverso la produzione di questo ormone, a seconda della nostra predisposizione personale ad un maggiore o minore appetito, in seguito ad un evento stressante.

Diventa importante quindi trovare delle strategie per gestire al meglio questo stato. Ecco alcuni consigli per alcune tecniche di gestione dello stress; Mindfulness, tecniche di respirazione, meditazione, Yoga e Pilates possono rivelarsi dei validi alleati per il nostro benessere. Senza però tralasciare la nostra dieta.

Per favorire l’abbassamento degli alti livelli di cortisolo infatti, è necessario innanzitutto ridurre la quantità di calorie assunte durante la giornata, limitare il consumo di cibi ricchi in zuccheri e grassi insaturi, prediligere il consumo di frutta e verdura, di grassi omega 3 e di cibi a basso indice glicemico.

Inoltre la presenza di fibra ad ogni pasto della giornata è utile per bilanciare la produzione di Cortisolo. Consumare la verdura ai pasti e la frutta negli spuntini, privilegiando il consumo di cereali ricchi di fibra (segale, avena, farro), può essere una buona soluzione per una dieta senza stress.

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Cosa sono i Doms? L’indolenzimento muscolare.

Cosa sono i Doms? L’indolenzimento muscolare.

Cosa sono i Doms? L’indolenzimento muscolare.

 

doms cosa sono

Cosa sono i Doms.

Hai appena iniziato a riallenarti dopo il fermo estivo? oppure hai semplicemente cambiato routine di allenamento? In ognuno di questi casi avrai a che fare con i Doms. Cosa sono i Doms? Sono degli indolenzimenti muscolari che talvolta possono risultare alquanto fastidiosi.

Mi sento chiedere spesso dai miei nuovi clienti di Fitness o di Fit Pilates; è normale avere questi dolori? Posso fare qualcosa per impedire che mi vengano? Cosa sta accadendo nei miei muscoli? Come faccio a farli sparire?

Bene, cominciamo col dire che avere questi indolenzimenti muscolari è assolutamente normale, è una normale risposta fisiologica ad una serie di sforzi superiori alla norma, o lo svolgimento di attività fisiche a cui non siamo abituati.

Questa sensazione di indolenzimento muscolare dopo l’attività fisica, che compare tipicamente nei due giorni successivi all’allenamento, è una condizione conosciuta in campo medico con il nome di “Indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata” (DOMS, dall’inglese Delayed Onset Muscle Soreness).

Quale è la causa dei Doms?

Possiamo considerare i Doms post allenamento, come un fastidioso effetto collaterale dell’esercizio fisico. Spesso si ha la convinzione errata che i DOMS siano causati da un accumulo di acido lattico, ma in realtà il meccanismo è differente, visto che il lattato prodotto durante l’allenamento in realtà viene smaltito molto velocemente. Entro circa 1 – 2 ore dopo l’allenamento la sua concentrazione nel sangue rientra nella norma, mentre i sintomi dei Doms invece salgono nelle prime 24 ore, crescono fino a raggiungere il picco tra le 24 e le 48 ore, per poi andare ad esaurirsi entro le 96 ore (4 giorni).

Quindi, se l’acido lattico libera il muscolo poco dopo la fine dell’allenamento, significa che quando ti svegli la mattina dopo un intenso allenamento delle gambe e non riesci a scendere le scale, questi sono i Doms.

 

movimento eccentrico e concentrico

 

Come si formano i Doms?

La formazione del DOMS viene per lo più correlata ad una attività fisica prevalentemente con movimenti di tipo eccentrico come la corsa in discesa, gli esercizi pliometrici (come il salto), e l’allenamento con sovraccarichi. Tipologie queste di allenamento che maggiormente causano delle microlesioni muscolari, che a loro volta scatenano una risposta infiammatoria. E’ proprio questa risposta infiammatoria a causare la sensazione di dolore. Ma sono anche questi piccoli traumi che consentono all’organismo di adattarsi allo sforzo migliorando progressivamente le proprie capacità funzionali. Il corpo risponde a questi traumi ricostruendo in numero maggiore le fibre muscolari danneggiate, attraverso quel meccanismo chiamato supercompensazione. Migliorando in questa maniera le performance atletiche. A condizione che tu gli conceda il tempo sufficiente per recuperare, naturalmente.

Cosa possiamo fare per alleviare i Doms?

Come possiamo evitare di piangere dal male ogni volta che ci sediamo, ridiamo o ci scappa uno starnuto?

Ecco alcuni consigli per ridurre il dolore muscolare dopo un duro allenamento.

  • Dormire – assicurati di dormire almeno 8 ore a orari coerenti ogni notte.
  • Recupero attivo – L’attività aerobica leggera è un ottimo modo per favorire il flusso sanguigno che favorisce un afflusso di ossigeno e nutrienti ai muscoli, aiutando il processo di recupero.
  • Stretching – E’ importante! Non solo perché favorisce una buona mobilità e flessibilità aiutando a prevenire gli infortuni, ma lo stretching aiuta a prevenire o ridurre alcuni dolori muscolari da allenamenti intensi.
  • Altri rimedi – Tra gli altri rimedi che possono essere utilizzati per alleviare i Doms e fornire un po’ di sollievo, troviamo; i massaggi, l’agopuntura e la crioterapia (o terapia del freddo).

 

come si formano i doms

 

Un’altra cosa di cui il tuo corpo ha bisogno per recuperare da un intenso allenamento, è il giusto carburante.

L’alimentazione gioca infatti un ruolo importante sia nella prevenzione che nella riduzione degli indolenzimenti muscolari. Consiglio quindi una particolare attenzione a queste categorie di alimenti:

  • Proteine – Le tue fibre muscolari si stanno riparando per diventare più forti. Mangiare una dieta ad alto contenuto di proteine è estremamente importante poiché le proteine sono il macronutriente responsabile della costruzione del tessuto muscolare.
  • Carboidrati – I tuoi muscoli usano il glicogeno come carburante energetico, che proviene dai carboidrati. Dopo aver esaurito le loro scorte durante un allenamento, assicurati di reintegrare carboidrati di buona qualità come frutta, verdura e cereali integrali.
  • Cibi integrali – Mangia una buona varietà di cibi integrali per ottenere le vitamine e i minerali necessari per facilitare la riparazione muscolare.
  • Acqua – La disidratazione non farà altro che peggiorare i tuoi muscoli doloranti. Assicurati di consumare abbastanza acqua durante la giornata (usa sempre l’acqua come forma primaria di idratazione e fai uno sforzo consapevole di bere almeno 1,5 – 2 litri di acqua al giorno anche se non hai sete.

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Cosa mangiare per dimagrire in salute?

Cosa mangiare per dimagrire in salute?

Cosa mangiare per dimagrire in salute?

 

 

cosa mangiare per dimagrire

 

 

Cosa mangiare per stare bene?

 

 

 

Per chi ha problemi di sovrappeso diventa sempre un dilemma cosa mangiare per dimagrire, devo necessariamente evitare alcuni alimenti o categorie di alimenti?

Ti elenco ora 3 miti sull’alimentazione che dovresti conoscere:

MITO 1: I carboidrati fanno ingrassare.

E’ vero che i carboidrati hanno la tendenza a farti trattenere dell’acqua, ma in linea di massima non fanno mettere grasso (a meno che non vengano consumati in eccesso come qualsiasi altra cosa).

Questo è il motivo per cui le persone vedono spesso una rapida (ma temporanea) riduzione di peso quando eliminano i carboidrati, ma generalmente si tratta solo di una perdita di liquidi (acqua) e non grasso corporeo.

Quindi ingrassare non è mai correlato esclusivamente ad un singolo macronutriente (come i carboidrati), ma generalmente da uno scompenso del rapporto tra calorie introdotte / calorie spese.

MITO 2: mangiare cibi confezionati che dicono di avere “pochi grassi” sono le opzioni più salutari da scegliere?

Pensala così: quando togli qualcosa, devi sostituirlo con qualcos’altro.

Gli alimenti che sono stati modificati per ridurre la quantità di grassi vengono invece generalmente addizionati di zuccheri (questo infatti è ciò che li rende appetibili).

Suggerimento: Riduci gli alimenti confezionati se possibile altrimenti cerca opzioni che non siano state eccessivamente modificate.

MITO 3: Mangiare regolarmente è importante altrimenti il metabolismo rallenterà e può portare ad un aumento di peso.

Il tuo corpo consuma energie per la digestione del cibo, ma questo processo di solito rappresenta solo una piccola percentuale (circa il 10%) del tuo consumo energetico complessivo (dato dalla somma di: metabolismo basale, esercizio fisico, attività quotidiane e altre funzioni corporee).

Pertanto, mangiare più frequentemente NON crea una sostanziale differenza nel tuo metabolismo o nella tua capacità di bruciare calorie.

 

perdere peso

 

“Come faccio a sapere se sto mangiando la giusta quantità di calorie per raggiungere il mio obiettivo? ”

L’unico modo per sapere cosa mangiare per dimagrire e quanto mangiare è rimanere conformi ad un programma alimentare per 1-2 settimane e osservare i risultati.

Sto dimagrendo? Sono stabile? O sto prendendo peso?

Rimanere conformi ad un programma alimentare di solito è la parte più difficile, ma questo è il modo migliore per misurare cosa funziona e cosa no.

Quindi come puoi capire cosa mangiare per dimagrire?

Ecco alcuni consigli:

1. Scegli una Strategia e continua.

Uno dei motivi per cui le persone faticano a seguire un piano è perché ci sono tanti punti di vista contrastanti.

È difficile credere in quello che fai quando alcuni dicono “questo è giusto farlo così” e altri dicono “questo non funziona”.

Il mio consiglio, una volta selezionato un programma è di seguirlo per almeno 5 settimane e poi decidi.

2. Permettiti un po’ di flessibilità

La vita è imprevedibile, quindi tentare di seguire un piano alimentare che non tiene conto di alcuna flessibilità sarà sempre difficile!

Senza contare che tali progetti di solito ti fanno sentire malissimo con te stesso se non sei in grado di seguirli.

Prepara delle alternative che ti permettano di apportare dei cambiamenti se necessario durante la tua giornata senza compromettere il tuo regime alimentare!

3. Includi alcuni momenti di libertà.

Tutti tendiamo a volere le cose di più nel momento in cui sentiamo che non possiamo averle!

Eccessive restrizioni su se stessi non sono mai una buona strategia a lungo termine.

Trova un modo per includere qualche “capriccio” senza sensi di colpa all’occasione, ma che non mettano a repentaglio i tuoi obiettivi!

Cosa mangiare per dimagrire?

Ricorda che Il tuo peso corporeo è determinato utilizzando questa formula: Calorie IN – Calorie OUT (Assunzione di cibo – Spesa energetica)

Il che significa che la perdita di peso può verificarsi da un minor consumo calorico e/o dall’esecuzione di più attività fisica.

Per esempio, diciamo che hai mangiato 2.000 Kcal ma hai bruciato 400 Kcal al giorno da una seduta di cardio:

(2.000 – 400 = 1.600 Kcal)

Questo stesso risultato si potrebbe ottenere (senza cardio) se si consumasse semplicemente 1.600 Kcal.

Nota bene che questo non tiene conto dei benefici aerobici derivanti dall’esercizio di cardio. Ma parliamo esclusivamente di perdita di peso.

Quindi, non importa quanto esercizio fisico tu faccia, l’aumento di peso è ancora possibile se il tuo apporto calorico supera la spesa calorica.

Kcal in entrata VS Kcal in uscita è l’unica cosa di cui devi preoccuparti.

Le Kcal misurano il tuo apporto totale di energia e vengono calcolate in base ai macronutrienti che consumi.

Ma ogni macronutriente (proteine, carboidrati e grassi) svolge un ruolo diverso nel nostro organismo.

Quindi a parità di assunzione calorica, il risultato può essere diverso a seconda del consumo di macronutrienti (motivo per cui è importante considerare sia le calorie che i macronutrienti).

Ricorda che il tuo corpo non si “resetta” ogni giorno e non dimentica il cibo che hai consumato nei giorni precedenti.

Questo è il motivo per cui è preferibile monitorare il dispendio calorico su base SETTIMANALE piuttosto che quotidiana (perché “solo un giorno” può farti sballare il tuo apporto calorico medio per la settimana)

Quindi se hai intenzione di concederti una voglia di più un determinato giorno è importante farlo tenendo conto del tuo fabbisogno calorico giornaliero / settimanale.

In sintesi, mangia consapevolmente, e se puoi includi nella tua routine 2/3 sessioni settimanali di allenamento, magari di Pilates.

 

 

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